La mattina del 26 gennaio i partecipanti, dopo una prima fase di registrazione, compiranno insieme a noi un' invasione digitale all’interno del Complesso di Santa Maria della Scala (per sapere cosa è un’invasione digitale dai un’occhiata al sito www.invasionidigitali.it) e avranno così modo di vivere l’esperienza fisica della visita che dovranno poi trasformare in interpretazione digitale.

Luca Massidda
Docente sociologia urbana, Scuola di Ateneo Architettura e Design, Università di Camerino
Profilo
Luca Massidda ha conseguito il dottorato in «Comunicazione e Nuove tecnologie» presso la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano. Insegna Sociologia Urbana presso la Scuola di Ateneo Architettura e Design “Eduardo Vittoria” di Ascoli Piceno, Università di Camerino. Ha pubblicato l’Atlante delle grandi esposizioni universali. Storia e Geografia del medium espositivo (Franco Angeli 2011) e curato per UTET Grandi Opere i volumi: EXPO 1851-2015. Storia e immagini delle Grandi Esposizioni Universali (2015) e Giubilei. Spiritualità, Storia, Cultura (2016).
Intervento
"Città e innovazione culturale. Una breve storia capitalista di lungo periodo"
Sappiamo molto del rapporto, che in una prospettiva di lungo periodo, lega la Storia della società moderna – occidentale e capitalista – ai tempi e ai ritmi dell’innovazione culturale. E siamo a conoscenza di come questa Storia abbia una sua particolare geografia, di come essa sia in qualche modo il prodotto del ciclico susseguirsi di diverse egemonie nazionali e imperialiste. Di ogni egemonia conosciamo poi bene la capitale, il cuore urbano che del sistema di potere dominante è stato baricentro e palcoscenico. Ma questi centri, che hanno saputo attirare nel proprio spazio potere, ricchezze e persone, sono stati anche gli incubatori dell’innovazione culturale? E in che misura? Con che livello di concentrazione? Seguendo quali possibili logiche?

Bertram Niessen
Direttore Scientifico cheFare
Profilo
Si occupa di trasformazioni culturali, pratiche collaborative, spazi urbani e relazioni digitali. E' direttore scientifico della piattaforma di innovazione culturale cheFare. Dal 2003 insegna in corsi graduate e post-graduate un po' in tutta Italia. Ha conseguito un PhD in Urban European Studies all’Università di Miano-Bicocca. Scrive, quando capita, su varie testate: IL, La Domenica – Il Sole 24 Ore, Doppiozero, Nòva, Artribune, Vita, cheFare.
Intervento
"Pratiche collaborative nella città contemporanea"
La città contemporanea è attraversata da numerose tensioni, rese ancora più evidenti dall'accelerazione dei tempi di vita e di lavoro e dalle nuove logiche economico-finanziarie.
Le reazioni a queste tensioni che emergono “dal basso” sono molte, diversificate e spesso contraddittorie. Eppure è a loro che bisogna guardare per cercare le risposte di cui abbiamo bisogno, tra critica del contemporaneo, ricerca di senso e nuove forme di coesione sociale.

Nicola Sani
Compositore, Direttore artistico Accademia Chigiana Siena
Profilo
Ha studiato composizione con Domenico Guaccero, specializzandosi con Karlheinz Stockhausen e composizione elettronica con Giorgio Nottoli. Autore di opere, composizioni sinfoniche e da camera e intermediali eseguite in tutto il mondo. Sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna, direttore artistico dell'Accademia Chigiana di Siena. Prix “Ars Electronica”, Linz-Golden Nica, Premio Guggenheim, Prix Italia, Premio Erato Farnesina del Ministero degli Affari Esteri. Con il Teatro Comunale di Bologna ha ottenuto 3 Premi Abbiati per altrettante produzioni della Stagione 2015. “Cavalierato dell'Ordine delle Arti e delle Lettere” del governo francese, il British Council gli ha conferito il “New Connections Recognition Award”.
Intervento
"La nuova Chigiana per una ridefinizione dell'offerta musicale"
I cambiamenti socio-economici che hanno interessato negli ultimi anni sia il settore culturale e musicale italiano che il contesto locale, hanno reso necessario avviare un percorso di rinnovamento e di ridefinizione dell’Accademia Chigiana, partendo dai suoi elementi di forza e tenuto conto dei punti di debolezza e delle potenziali minacce cui far fronte, con l'obiettivo di adeguare l'Istituzione ai nuovi scenari e orizzonti del contesto sociale e culturale internazionale e alle mutate esigenze del territorio circa il fabbisogno culturale ed in particolare musicale.

N2U Art
Art Group (Parigi)
Profilo
N2U is a group of 2 French artists, Eric Szerman and Camille Turlot, trained musicians and writers. For 10 years, they created theatre in Paris (Award winning “The outcast”), pushing the boundaries of subject and storytelling. As an organic part of their artistic development, they started working on video-installations and art performances, with a DIY attitude. In 2016, Their work “Anthropomorphing” and “Don’t look the sun” won 3 awards at Le tripostal, Lille and their video art “Andalucia” was part of the International Video Art AVI Festival in Jerusalem.
Intervento
"Anthropomorphing, a digital live performance"
What’s better to talk about art than art itself? Anthropomorphing is a new form of visual narrative performance, technological, playful and educational.
The idea is to create a story in relation with an art collection in which one performer interacts with the animated work of arts on the screen. This concept allows audience to perceive and feel an emotional connection to the collection,
so the experience of the museum visit is enhanced thereafter. For the demonstration, we will perfom “Project Prometheus”, a mock-presentation of a new technological revolution, presented by a Steve-Jobs-inspired characterWhat’s better to talk about art than art itself? Anthropomorphing is a new form of visual narrative performance, technological, playful and educational. The idea is to create a story in relation with an art collection in which one performer interacts with the animated work of arts on the screen. This concept allows audience to perceive and feel an emotional connection to the collection, so the experience of the museum visit is enhanced thereafter. For the demonstration, we will perfom “Project Prometheus”, a mock-presentation of a new technological revolution, presented by a Steve-Jobs-inspired character

Antonello Marotta
Docente di progettazione architettonica, Università degli Studi di Sassari
Profilo
Architetto e dottore di ricerca. Insegna nel Dipartimento di Architettura di Alghero, Università degli Studi di Sassari, dove è ricercatore confermato. Tra i suoi libri si ricordano: Ben van Berkel. La prospettiva rovesciata di UN Studio; Diller + Scofidio. Il teatro della dissolvenza; Daniel Libeskind. Ha indagato i temi della revisione della modernità e della memoria, nei volumi: Toyo Ito. La costruzione del vuoto; Mansilla + Tuñón e Atlante dei musei contemporanei. Ha recentemente pubblicato il libro: Archeologie. Il progetto e la memoria del tempo.
Intervento
"Il Museo come memoria evolutiva: dal palazzo-teca all'inserimento nel contesto naturale."
L'intervento analizza il passaggio dall'idea di museo-città ottocentesco, alle evoluzioni che toccano i temi della modernità, basati sul principio della spirale evolutiva. Negli anni Ottanta e Novanta del Novecento si assiste al cambiamento spaziale e culturale generato dalle correnti della post-modernità e della decostruzione, in cui il museo si trasforma da elenco di citazioni a innesto e scavo all'interno di edifici storici. L'ultima frontiera vede il museo come processo di completamento di ambienti naturali e artificiali, come le cave, e in ultima analisi come trasformazione della memoria per gli edifici militari, come i bunker, appartenuti al secondo conflitto mondiale.

Giovanni La Varra
Architetto "Barreca&LaVarra", Uniud
Profilo
architetto, nato a milano (1967), è dottore di ricerca in pianificazione territoriale. ha insegnato composizione e progettazione urbana alla facoltà di architettura del politecnico di milano e urbanistica alla facoltà di lettere e filosofia dell’università statale di milano. dal 2014 è professore associato di progettazione architettonica presso la università degli studi di udine, dica. inizia la sua attività professionale nel 1994 e nel 1999, con gianandrea barreca e stefano boeri, fonda boeri studio. l’attività di ricerca presso il politecnico di milano ha visto la sua partecipazione con ruolo di coordinamento alle ricerche relative al progetto metrobosco (promosso dalla provincia di milano), alla ricerca “milano. cronache dell’abitare” (bruno mondadori, 2007), lo studio di fattibilità per il recupero del quartiere sant’elia a cagliari (per conto di area, cagliari) e la ricerca in corso “la cella e il territorio”, sul recupero dei borghi abbandonati italiani come spazi alternativi per la detenzione (con prap di milano). dal 2009 al 2011 è stato consulente dell’ufficio di piano per l’elaborazione del masterplan dell’area dell’expo 2015 a milano. ha curato l’esposizione “post it city”, ricerca sulle forme temporanee e autorganizzate di uso dello spazio pubblico, promossa dal centro di cultura contemporanea di barcellona (catalogo cccb 2008). con l’agenzia di ricerca multiplicity ha promosso e realizzato ricerche e installazioni sulla condizione urbana contemporanea, come use-uncertain states of europe (una ricognizione sul futuro del territorio europeo esposta a bordeaux 2000, bruxelles 2001, tokyo 2002, milano 2002) e solid sea (una ricerca sul mediterraneo presentata a documenta xi-kassel 2002 ed esposta a vienna, berlino e rotterdam). dal gennaio 2008 insieme a gianandrea barreca dà vita allo studio professionale barreca & la varra, con sede a milano, con il quale sviluppa importanti progetti in italia e all’estero. nel 2014 ha vinto l’”international highrise award” per il bosco verticale realizzato a milano. i progetti che ha realizzato sono pubblicati in numerose riviste di architettura e design. ha pubblicato articoli, saggi e recensioni su casabella, domus, abitare, territorio, urbanistica, il sole 24 ore, urbanistica quaderni, paesaggio urbano e arch’it. nel 2012 ha pubblicato “barreca&la varra. questioni di facciata - a matter of façade”, skira editore. sempre nel 2012 ha pubblicato un romanzo dal titolo “case minime” (robin editore). dal 2013 è curatore della rubrica “italian compilation” su abitare online e dal 2015 è vicedirettore della rivista “viceversa”.
Intervento
"Di cosa parliamo quando parliamo di rigenerazione urbana"
La rigenerazione urbana riguarda oggi tutta la città e tutto il territorio. Se il novecento, per la città europea, è stato il secolo della crescita e dell’espansione, il XXI° secolo sarà incentrato su un paradigma differente, improntato ad adeguare, sfoltire e rigenerare città e territori. In quest’ottica l’intervento propone alcune considerazioni generali su principi operativi incentrati su “tipi” di tessuti, spazi urbani e territori da rigenerare.

David Moss
Musicista e Direttore Artistico Institute for Living Voice (Berlino)
Profilo
David Moss is considered one of the most innovative singers in contemporary music. He has performed his solo and theater work from New York (Lincoln Center) to Venice (Theatro La Fenice) to Brisbane (Festival). In 1991 he received a Guggenheim Fellowship; in 1992, a DAAD Fellowship (Berlin). Moss has sung with the Berlin Philharmonic under Sir Simon Rattle, and made his Carnegie Hall debut with the American Composers Orchestra. He was twice a featured soloist at the Salzburg Festival. He was a 2008-09/2016-17 fellow of the “Interweaving Performance Cultures” research center at the Freie Universität, Berlin. He has been the artistic director of the MADE Festival in Sweden and is the co-founder/artistic director of the Institute for Living Voice , which has conducted master classes, workshops and seminars internationally since 2001. He performs with the electronic groove trio, Denseland, and the audio performance group, Technologies. In 2016 he celebrated 25 years living in Berlin by curating a concert for the DAAD MikroMusik Festival, performing in Warsaw Autumn Festival and Wroclaw Cultural Capital, collaborating with visual artist Lillevan, and sonic wizards Andreas Bosshard and Sam Auinger, and singing with Belgian keyboard virtuoso, Daan Vandewalle, in a new version of the Goldberg Variations
Intervento
"Who will sing, who will speak, in the 22nd century? a voice manifesto" We are alive now. We are human, homo sapiens, with muscles, blood and voices. We burn oxygen and create energy in our bodies, and thus we can SPEAK. We breathe in air and breathe out meaning and music. Will this continue forever? Has it always been this way? Do we own our voices — our frequencies — our emotional responses to the human voice? Today, here and now, we feel we are on the cusp, the edge of revolutionary changes. Anything that affects how we interact with the world, impacts our voices, enhances or distorts our speech, emotionalizes or neutralizes our daily life will, per se, radically alter our PRESENCE and POWER as human beings. So, a possible question becomes: Who will sing, who will speak, and how, in the 22nd century?
Photo Credits: with permission of the Beijing Music Festival

Raquel Mesa
Web Manager - Digital Strategy at Acción Cultural Española, AC/E (Madrid)
Profilo
Raquel Mesa is Web Manager and Digital Strategist at Acción Cultural Española (AC/E). AC/E is the Spanish Agency for Culture, which belongs to the public sector. Its aims are to promote Spanish culture and its art-historical legacy and heritage, both in Spain and overseas; to support the internationalization of Spain's creative and cultural sectors; and to encourage a Spanish presence at significant international cultural events. Raquel has a degree in Archaeology and Prehistory from the Complutense University in Madrid and an MA in Cultural Management from the Instituto Ortega y Gasset. She first worked in Madrid for the publisher El País-Aguilar and then in Rome at the Spanish Tourist Office. In 2000 she started working in Spain's cultural sector. In 2002 she became the web, graphics and publications coordinator at SEACEX (the State Corporation for Spanish Cultural Action Abroad) until 2012, when she started working at AC/E.
Intervento
"Analysing Digital Trends in Museums"
The AC/E Annual Report is an annual document of reference organized and published by Acción Cultural Española (AC/E) that analyses the development of digital trends in the world of culture and focuses on a specific sector or discipline each year.
The aim of our study is to detect the most innovative technologies that cultural institutions are currently using, in addition to analysing a few, which, despite having been around for years, are being used creatively and dynamically, renewing concepts and attitudes in the taks of professionals and institutions.
In 2015 edition we set out to explain the benefits that techonology can bring to museums. Through examples of good practice, our Focus on Museums guides this institutions to incntroducing these technologies so they can adopt them. To observe trends in technology and explain how they can be adopted in the museum
sphere is another of our aims.
Technology offers excellent possibilities for integrating the global community and for disseminating and co-creating knowledge and content. The examples we have examined highlight this reality.
In the AC/E Annual Report, we have detected that a broad spectrum of museums use all kinds of mobile applications, QR codes, touchscreens, sensorial technology, geolocation and augmented reality, among other technology, to develop new services that allow them to enrich the discovery process in their exhibitions and activities, as well as interconnections between visitors.
Technology is proving to be a fantastic tool for meeting the needs of regular visitors to museums and, naturally, for broadening museum audiences. One of the main objectives of museums is (or should be) to cater to as many people as possible.
New websites, the social media, the digitisation of documents, crowdfunding and many other digital strategies that are being adopted have allowed museums to venture beyond their own walls as never before, making them accessible to anyone with an Internet connection, wherever they are. The possibilities of communicating, and of promoting and disseminating the heritage museums house are multiplied. And so are the possibilities of engaging and constructing content and experiences with the user as well.
Today’s museums are not unfamiliar with technological advances and after several years of feeling mostly ill at ease or shy about taking on challenges to introduce technologies of this kind, today we scarcely find any institutions that have not incorporated changes in web technology, applications and interactive devices that offer greater immersion or enjoyment during the actual visit.
As we have seen throughout this study, there are plenty of options, though this does not mean that each museum should embrace them all.

Andrea Pugliese
Progettista culturale e co-fondatore Impact Hub Roma
Profilo
Consulente e formatore nell'abito delle politiche e dei servizi per il lavoro e lo sviluppo locale, specie nei settori creativo e culturale. Si occupa dello studio e codifica di nuove competenze e professionalità. Progetta esperienze e narrazioni per la valorizzazione dei territori e dei beni culturali. È co-fondatore dello spazio per l’innovazione Impact Hub Roma. È autore di romanzi, saggi, raccolte di racconti, biografie aziendali.
Intervento
"L’impatto del digitale sull’identità delle Città: dal codesign di interventi al citytelling via WhatsApp."
Il contributo del digitale al ripensamento della cultura nelle città passa per strumenti di inclusione, codesign, crowdsourcing, diffusione di opportunità e contenuti che danno luogo a trasformazioni virtuose anche non pianificate. I limiti in questa fase storica sono spesso nelle competenze messe in gioco, nella rara trasversalità degli approcci, nella scarsa propensione a imparare dall’errore, nel chiedersi ‘cosa’ e ‘come’ fare piuttosto che ‘perché‘.
In questa chiave si analizzeranno casi attuali dove il mix di competenze, la sperimentazione, la bidirezionalità consentono interventi efficaci e di rottura col passato. In particolare si vedranno: l’approccio collaborativo alla progettazione per i professionisti dell’Arte Contemporanea di Art Hub Carrara; il caso di “Maternale – Storie Cellulari” primo esperimento di Citytelling via liste broadcast di WhatsApp realizzato al Matera Design Weekend 2016; l’esperienza dell’approccio multicompetenze in ETT Spa usato anche per la realizzazione dell’esperienza in Realtà Aumentata e Virtuale per raccontare in modo diverso l’Ara Pacis a Roma.

Tony Trehy
Director of Bury Art Museum (Greater Manchester)
Profilo
Tony Trehy is the Director of Bury Art Museum in Greater Manchester. Uniquely for a local authority gallery, Trehy has created a 21st Century vision of public culture developed in the context of the opportunities of globalisation which redefines the Local and culture as economy. He is an international multi-artform curator, and also the director of the international Text Festival – the world’s only language art festival. Since the 1990’s he has also commissioned more than 30 public art works on the Irwell Sculpture Trail - one of the UK’s largest public art schemes. He is also a published poet with 6 books currently in print.
Intervento
"How not to be national."
Tony Trehy sets out to explain how a medium-sized provincial museum located in the satellite town of a major city can successfully leap-frog regional and national structures to operate innovatively on the international stage. Leading and developing approaches that allow an institution to be fast, flexible and responsive to change, creatively connected across artforms, and exploring new methods of working that make international partnerships productive; Find out how they can be sustained and grow over time; how risks are balanced and innovations result. What are the pitfalls, and challenges to joint working and how to overcome them.
Stuart Thompson
Policy Analyst, OECD Centre for Enterpreneurship, SMEs, Local Development and Tourism
Profilo
Stuart Thompson works for the OECD Centre for Entrepreneurship, SMEs, Local Development and Tourism where he concentrates on issues related to SMEs and entrepreneurship, in particular regarding internationalisation. He joined OECD in 2012, working in Trento, and has been based in Venice since March 2016. He has spent more than 20 years as a consultant specialising in SME development issues, both in transition countries and in the UK. His work has been at all levels, from assisting local SME development centres and actual SMEs to advising on policy at ministerial level. In the first years of EU support to transition in Eastern Europe he acted as the European Commission’s single SME technical advisor, working on the initial programmes in a number of countries.
Intervento
"Drivers for change in the field of culture."
The process of change in institutions can be difficult, particularly for organisations whose existence is based on history and preservation of the past. This presentation will examine both the drivers for change for museums and cultural institutions in today’s globalised world, and the factors which can ensure success or failure. Examples will be given from a variety of sources and some general lessons extracted for further discussion.

Officina Piedicastello
Laboratorio Sociale
Profilo
LabSOP è uno spazio comune di riflessione partecipazione cittadinanza attiva sui temi legati alla vita del quartiere di Piedicastello, alla rigenerazione dei suoi spazi e al suo rapporto con la città. LabSOP s’ispira ai principi del “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani” di recente adottato dal Comune di Trento. LabSOP è un laboratorio finalizzato alla sperimentazione di pratiche di riappropriazione e gestione condivisa degli spazi urbani. LabSOP è orientato a stimolare nuove forme di partecipazione formare competenze elaborare strategie attraverso programmi, progetti, azioni, che coinvolgano tutti i soggetti interessati al futuro del quartiere e della città. LabSOP è un progetto d’innovazione sociale urbana. È finalizzato a costruire un follow-up del progetto collettivo che metta al centro dell’agenda urbana i temi della riqualificazione del territorio, della rigenerazione urbana, della riattivazione del patrimonio dismesso. Attorno al Laboratorio Sociale Officina Piedicastello gravitano associazioni e collettivi, attivi nelle attività del progetto “Idee al Bersaglio”. Ingegneria Senza Frontiere: ISF è un’ associazione che si occupa di cooperazione internazionale e si propone di creare uno spazio di progetto comune a “Nord” e a “Sud” del Mondo in cui elaborare, realizzare e diffondere pratiche e tecniche ingegneristiche in grado di favorire la piena realizzazione di tutti gli individui e comunità umane. Associazione culturale “COMMONS”: l’associazione opera nel campo della promozione culturale, sociale e sportiva, senza distinzione di genere e di età, in particolar modo proponendosi come strumento di aggregazione di tutte le generazioni presenti nel territorio provinciale, agevolando ed organizzando attività culturali, artistiche, musicali, sociali, sportive, culinarie e di intrattenimento, specialmente legate al territorio. ADS Polisportiva Clandestina: l’associazione sportiva dilettantistica opera nel campo della promozione dell’integrazione attraverso attività sportive. Richiedenti terra: l’associazione gestisce un orto comunitario nei pressi della stazione di Villazzano(TN), perseguendo i seguenti obiettivi: promuovere la socializzazione e la coscienza ecologica dei partecipanti e dei simpatizzanti attraverso pratiche di agricoltura contadina, cercando di sviluppare anche dialoghi intergenerazionali e interculturali; favorire il recupero di aree inutilizzate all’interno del territorio urbano e periurbano; approfondire tra gli aderenti al progetto conoscenze sulle tecniche di agricoltura “dolci” e non invasive, nonchè sviluppare o fortificare a livello individuale e collettivo il senso di cittadinanza attiva nella direzione del cosiddetto agricivismo, della sostenibilità ambientale e della sovranità alimentare. Cinemafutura: è un collettivo che propone film classici, indipendenti, sconosciuti, dimenticati: per vecchi cinefili, per giovani appassionati, per tutti coloro che ancora credono nell’insostituibile magia del “Grande Schermo” e del buio in sala. Tra i suoi obiettivi principali c’è la riscoperta/valorizzazione del cinema italiano, la promozione di film che hanno avuto poca o nessuna distribuzione in Italia, una specifica ricerca sul cortometraggio, la presentazione di film indipendenti, soprattutto di carattere documentario, spesso con la presenza dei registi.
PENSANDO MERIDIANO, Laboratorio Permanente di Cultura Sostenibile, Innovazione e Coesione Sociale, è un’associazione di giovani under35 provenienti da esperienze universitarie condivise pre e post laurea nella provincia di Reggio Calabria e poi allargato ad altri giovani di Calabria e Sicilia. Nasce nel giugno 2013 come laboratorio per la formazione e l’informazione di giovani attraverso il networking competente e collaborativo per le opportunità ed i progetti ad alto tasso di innovatività e coesione sociale, sui temi della cultura sostenibile e della disseminazione aperta e partecipata delle idee nei luoghi e con le comunità. Pensando Meridiano agisce mettendo in azione strategie e tattiche di innovazione sociale urbana attraverso i processi di partecipazione e di comunicazione sociale e territoriale in rete. I giovani associati di Pensando Meridiano sono i “makers” che coordinano e partecipano alle azioni urbane e territoriali, ideando processi di networking tra soggetti attivi per lo sviluppo sociale, produttivo e sostenibile dei contesti. I tempi del coworking e della formazione organizzati negli ambienti innovativi come “Officine Sostenibili ed ErgoSud” coinvolgono altre esperienze su progetti a scala locale, nazionale ed europea. Le pratiche di “city making” e “creative city” vengono realizzate attraverso la tattica dei cantieri di “autocostruzione e recycle” e del “cantiere evento”. Alle attività di Pensando Meridiano si partecipa come Soci Ordinari e Connettori, under 35 e come Soci Sostenitori ed Onorari. (Scopri chi sono, clicca qui) I Makers soci attivi nel laboratorio con attività continue formano la Community del Laboratorio e possono avvalersi dell’accreditamento del curriculum associativo. L’associazione inoltre nel corso del suo agire individua personalità di riferimento culturale coerenti con la propria mission. La Community dei Mentors, è così formata su invito e non ha alcun compito nè ruolo statutario nell’associazione, ma di riferimento, sostegno ed accompagnamento a quelle azioni che il Laboratorio individua e svolge.

Marianna Marcucci
Co-Founder Invasioni digitali
Profilo
Cresciuta tra l’Italia e la Corsica, dopo il liceo classico, mi sono laureata in Farmacia ben sapendo che il mio futuro sarebbe stato in un laboratorio ma non in uno di chimica. Durante il periodo universitario ho iniziato a lavorare nel mondo del turismo seguendo, tra l’altro, molti corsi di formazione in quel settore per soddisfare la mia curiosità e migliorarne la conoscenza. Ho gestito e collaborato con alcuni hotel, occupandomi di decisioni strategiche che mi impegnavano sia nell’ordinario andamento delle strutture che nello sviluppo di strategie di marketing, incluso il revenue management. Ho avviato vari progetti da freelance, per espandere la mia esperienza lavorativa: sono senior consultant in “Mind Lab Hotel”, una società che nasce dal desiderio di alcuni albergatori di condividere le proprie conoscenze aiutando gli albergatori a prendere confidenza con marketing, social media e revenue management. Negli ultimi anni la mia attenzione si è focalizzata sulle opportunità che il web può offrire al mondo del turismo, dell’arte e della cultura. Nell’ambito di queste ricerche sono co-founder di Invasioni Digitali, un’iniziativa bottom-up nata nel 2013 con l’obiettivo di promuovere e valorizzare il coinvolgimento delle persone nel vivere attivamente i beni culturali. Promuovere la cultura, la storia, la bellezza attraverso il web e i social network. Ho fatto parte di alcuni comitati direttivi, incluso l’Ente Bilaterale del Turismo Toscano, una no-profit fra imprenditori e organizzazioni sindacali; Federalberghi, l’associazione fra albergatori che organizza i contratti di lavoro, sviluppa attività scientifiche, promuove la formazione aziendale. Ho deciso di concludere la mia esperienza nell’abito delle associazioni per dedicarmi a pieno ad altre attività. Attualmente sono coinvolta in progetti legati alla cultura digitale come workshop su strategie di marketing creativo per musei e istituzioni culturali (Europeana e Maxxi Museum); promozione e valorizzazione di destinazioni turistiche; lezioni di gestione di strategie di marketing per destinazioni di viaggio.
Intervento
"Reputazione digitale, l’importanza di saper ascoltare il nostro pubblico"
Facebook, Tripadvisor e gli alleati sui quali un museo può contare per conoscersi meglio

Kleiner Flug
Casa editrice di fumetti
Profilo speaker
Marco Cei è un ex filmaker indipendente. Dal 2014, si riavvicina al fumetto, suo primo amore, grazie ad un corso di sceneggiatura alla Scuola di Comics di Firenze, dove conosce Alessio D'Uva. Dall'anno seguente inizia a collaborare con la Kleiner Flug come revisore dei testi e autore.
Casa editrice
KLEINER FLUG (Piccolo Volo), è una casa editrice che propone, con le sue collane, di far conoscere città, vita e opere di personaggi illustri attraverso il linguaggio del fumetto. Grazie a questa “arte sequenziale”, gli autori dei volumi sorvolano, con le ali della loro fantasia, città, opere letterarie, teatrali, o semplicemente episodi storici e li narrano riformulando i canoni classici sfruttando il loro punto di vista “aereo” e la loro immaginazione, cercando di emozionare, divertire attraverso segni e stili che questo particolare e meraviglioso linguaggio permettono. La casa editrice si muove sul mercato italiano e internazionale alla ricerca di opere che possano entrare nel proprio catalogo, ma anche alla ricerca di giovani talenti emergenti capaci, con le loro abilità, di raccontare la storia e il genio dei grandissimi personaggi del passato.
Intervento
"Caterina da Siena e le città a fumetti "
Il concept che sta alla base delle attività della casa editrice Kleiner Flug, e alle sue collane dedicate alle varie arti, ed uno sguardo particolare alle ultime produzioni dedicate al raccontare le città e i suoi personaggi simbolo. Fra queste, Caterina da Siena ha un ruolo di rilievo.

Kikka Ricchio
CEO e direttore artistico di Musicart
Profilo
Amministratore delegato e Direttore creativo di Musicart srl, società che si occupa della valorizzazione e della cultura. Si occupa di produzioni musicali, teatrali, televisive e cinematografiche. Nel passato si è occupata di artisti e di produzioni con Caterina Caselli.
Intervento

Roberta Sulli
Responsabile Fundraising e Membership Fondazione Teatro dell'Opera di Roma
Profilo
Storica dell'arte, esperta di management e marketing culturale e di economia della cultura, ha svolto per circa vent'anni attività di consulenza e assistenza tecnica per Enti pubblici e Fondazioni di origine bancaria, occupandosi, tra l'altro, di piani di gestione di Siti UNESCO, distretti culturali, sistemi museali, piani strategici di città d'arte. Dal 2014, in qualità di Responsabile Fundraising e Membership della Fondazione Teatro dell'Opera di Roma, ha contribuito a definire le nuove strategie che la Fondazione ha lanciato, a partire dal 2015, in materia di mecenatismo e di partnership.
Intervento
"Il fundraising: un'attività strategica per la sostenibilità di un'istituzione culturale"
L'intervento, partendo dai risultati positivi raggiunti del Teatro dell'Opera di Roma in materia di fundraising, intende evidenziare i punti fondamentali ricavabili dall'esperienza maturata nel corso degli ultimi due anni dalla Fondazione lirico-sinfonica romana.
Nella prima parte della relazione, sarà condotta una riflessione sulle principali ragioni che rendono oggi il fundraising un'attività strategica per la sostenibilità di un'istituzione culturale e sui prerequisiti e fattori da cui dipende il suo successo.
Nella seconda parte, saranno presentati alcuni casi concreti di partnership e di programmi di membership, realizzati dalla Fondazione nel corso del 2016.

Vittorio Salmoni
Architetto, Fabriano Città Creativa
Profilo
Nasce a Ancona nel 1956. Si forma alla scuola di Ludovico Quaroni a Roma e si laurea nel 1981. nello stesso anno inizia la collaborazione con Paola Salmoni , poi con Giovanna Salmoni e Pippo Ciorra, nello Studio di Ancona. Nel 1983 Giorgio Fuà lo chiama a collaborare con L’ISTAO,per ricerche economiche e territoriali; successivamente, ne diventerà Socio Ordinario poi membro del CDA e coordinatore dell’area Territorio e Città. Svolge attività professionale e di ricerca,in ambito nazionale e internazionale, nel campo dell’urbanistica,con particolare esperienza in pianificazione territoriale strategica e rigenerazione urbana, dell’architettura e del restauro degli edifici storico-monumentali. Dal 1985 è socio INU, membro del Direttivo della Sezione Marche del CDA. Per URBIT cura la rassegna URBANPROMO. Svolge attività didattica e pubblicistica. È consulente di Amministrazioni Pubbliche e di Aziende e Imprese private. È attivo nel mondo della Cultura italiana: è stato Assessore alla Cultura di Ancona, responsabile e curatore di mostre, membro dell’organizzazione del Festival Poiesis; ha redatto il progetto Candidatura di Fabriano a Creative City UNESCO e dopo la nomina, ne cura l’attività, ed anche il progetto del Distretto Culturale A.M.A.M.I., coordinando la cabina di regia. Ha svolto attività politica e amministrativa in sede nazionale e locale ed attualmente è membro dell’associazione LiberalPD.
Intervento
"LE CONDIZIONI PER IL FUTURO: PROCESSI DI CAMBIAMENTO E FUNDRAISING. Il caso di Fabriano Città Creativa"

Chiara Bernasconi
Assistant Director in digital media, MoMa New York
Profilo
Chiara Bernasconi is Assistant Director in Digital Media at the Museum of Modern Art in NYC. She has worked on design and production across all interpretive technology, including the museum's website, MoMA.org as well as interpretative kiosks, digital displays, and mobile applications. Projects include two complete site redesigns, hundreds of hours of video content, educational websites, an ongoing series of award-winning exhibition sites, and extending the reach of MoMA's content through social media, mobile web, and apps. Awards received include the Webbys, Communication Arts Interactive, How Interactive Design, FWA (Favorite Website Awards). Chiara has an MA in Arts administration from the School of the Art Institute of Chicago, and a BS in Economics for arts from Bocconi University in Milan, Italy. When not at MoMA, she has collaborated in participatory events with two curatorial collectives, has conducted artist walks with the NYC-based organization, Elastic City, and has curated an artists residency in her native Italy. After attending SXSW she got inspired to venture into independent film space and has produced two short films, Stone Cars and Stop, which have played at various film festivals including Cannes, Sundance and Tribeca.
Intervento
"Il museo agile e storie di collaborazioni interne" Con l'obiettivo di creare prodotti digitali migliori ed arricchire l'esperienza del visitatore, da qualche anno il gruppo di digital media del MoMA mette in pratica metodologie di lavoro "agile". Questa modalità prende ispirazione dai processi di realizzazione del software, ma viene già utilizzata nelle collaborazioni con gli altri dipartimenti del museo. Usata per la prima volta per la creazione dell'applicazione mobile per l'audio guida del museo, e poi per il redesign del sito, l'agile methodology ha iniziato a permeare vari processi interni. L'ultimo caso e' quello degli esperimenti messi in atto da parte di una lobby task force per migliorare l'esperienza del visitatore, a partire dall'entrata nell'atrio del museo.